Ricordami gli appuntamenti imperdibili della vita.
Devo aver smarrito le istruzioni.
Perciò il mio proseguire è fatto, ora, di alcune vivide certezze e a queste mi attengo:
l'atto del nascere,
i giochi insoddisfatti dei bambini,
lo strazio dei malanni
e tante mattine malinconiche.
Ah! Dimenticavo:
i gigli fulgidi in primavera,
certi rari arcobaleni affrescati su cieli bronci,
le lunghe e profumate sere estive.
La musica,
quella sonata e quella udita.
Ho certezza, rovistando nella chincaglieria della memoria,
di sonni grevi, profondi,
frantumati nelle cavità umide di altre cento vite, fra loro connesse.
Di tutte le istruzioni ricordo che i fratelli vanno saputi amare anche a distanza
e che non vi è nulla di più nobile di un pensiero ben rivolto.
Ripenso al guaito del cane abbandonato,
che, con tutta la sua natura,
cercava verosimilmente l'apparenza umana.
Ora ho ricevuto un insegnamento:
"non fare promesse che non puoi mantenere!"
Fra innumerevoli statistiche ve n'è una curiosa:
ad ogni vita che si spegne,
corrisponde la nuova nata,
già pronta a sbocciare....
Credo di ricordare che, in quelle istruzioni perdute, vi fosse una nota a margine..
Più o meno citava:
"Se non comprendi il senso,
non cercarlo!
Tutto è Sogno!!"
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