Ho promesso di non rimproverare la mia fragilità,
di fronte alla quale
sorrido, ora, con impudicizia.
Era molto meglio ridere
quando, severa, giudicavo l'imperfezione.
Così poca cosa ero
nel verdetto impietoso.
Bastava solo risplendere
con incoscienza,
spogliarmi dell'armatura
e liberare il cuore fanciullo.
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