domenica 28 aprile 2024

il giaciglio dei poeti


 

L'unica vera Patria 

a cui riconosco eccelse onorificenze 

è, a gran merito: il Letto!


Vorrei celebrare il letto dei poeti,

tempio sacro di plurimi rituali,

penisola che, dal muro verticale a spalliera,

si estende all'interno della grande pancia della camera dei sonni.


È luogo d'incanto e trasformazione.


Una zattera leggera, 

il letto,

su cui, lasciva, mi concedo agli effluvi germogliati nella scrittura,

nella lettura rapace,

nei pensieri intricati.


Mi lascio galleggiare,

ove la vita orizzontale si fa' lieta.


Il corpo sfrutta l'ozio,

incoraggiato dal comodo giaciglio,

si nega alla verticalità,

rifugia tutto sé stesso nel capezzale dei sogni.

Orizzontale, il corpo, è fuor di dubbio fucina creativa di forme audaci.


Il letto in questione è luogo magico,

ove l'occhio s'allena all'esperienza visionaria.


È qui che s'affollano le arti 

è qui che s'incrociano le preghiere

con i pianti, insaziabili.


Su questo esotico veliero appiccico la mia carne animata.

Da qui non voglio più scendere.


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